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12 PESCI | Lettura critica di Sonia Catena | 2017

"Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle."
Apocalisse 12,1-2

12. Il cerchio si apre. Dodici pesci sono posti dinanzi a noi, giacciono inerti sul pavimento. Morti, sono strofinati con violenza sul cotto brunito, una gestualità incessante invade il nostro sguardo: sinistra, centro, destra, sinistra, centro, destra. I pesci perdono la loro forma, la carne bianca si riduce in poltiglia mescolandosi alla pavimentazione porosa, l'identità si frantuma e impregna la superficie macchiandola. E lui, Alex Sala, l'artista vestito di bianco si sporca e si contamina, integrandosi nell'opera stessa. Una gestualità ripetuta, essenziale che si perpetua e si dilata in un'ora. Un'azione che non può essere cementificata o cancellata, ma che si imprime nella nostra memoria attraverso i sensi, quello dell'olfatto, ma soprattutto della vista, all'interno di un rito catartico collettivo. La performance va oltre il semplice strofinio dei pesci, l'artista si addentra in un discorso denso di significati esoterici e simbolici, altresì sociali. Un numero ridondante questo 12: i mesi dell'anno, i discepoli di Cristo, le tribù d'Israele, le porte della città di Gerusalemme e, ancora, i 360 gradi della circonferenza che sono somma di 12 volte 30 gradi, oppure 12: ore, segni, pianeti e costellazioni. Un numero esoterico marcato che ritroviamo anche sulla bandiera dell'Unione Europea: dodici stelle dorate in un cerchio unitario che prendono spunto da quelle poste sopra il capo della Madonna, come descritto nel dodicesimo capitolo dell'Apocalisse e simboleggianti le 12 tribù di Israele.
Ma chi sono questi dodici pesci schiacciati da Sala? Allegoria dell'eucarestia e simbolo di riconoscimento fra cristiani, qui rappresentano i popoli europei, diversi ma al contempo resi uguali e omogenei dalla conformità delle norme, delle regole che appiattiscono senza accogliere i tratti di ognuno. Se le dodici stelle della bandiera racchiudono l'idea di legame e di perfezione, l'Europa finora ha mancato la sfida, quella di unire nella diversità.
Per contrastare i populismi, i buonismi, i confini e le finte aperture programmate, necessita resistere con le proprie peculiarità, restando uniti; perché separati vorrebbe dire essere sconfitti uno dopo l’altro.
E allora le azioni di Sala sono un modo per riflettere, per vivere un'esperienza in cui tutto il nostro corpo partecipa intensamente a questa gestualità incessante, a questo rituale. 3 postazioni, 12 pesci. Il cerchio si chiude.

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